Pur in presenza di un anno particolare, sia per la crisi economica che per l’influenza di elementi climatici straordinari (lo scorso anno è stato uno degli anni più caldi degli ultimi 100…) che hanno impattato significativamente sui produttori di energia, il Gruppo Iren chiude il 2014 con ricavi pari a 2.901,8 milioni di euro, un Margine Operativo Lordo pari a 622,7 milioni di euro e un Risultato Operativo di 325,4 milioni di euro. L’utile netto è pari a 68,9 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2014 si attesta a 2.286 milioni di euro e gli investimenti lordi realizzati si sono attestati a 349,1 milioni di euro.
Il CdA ha approvato una proposta di dividendo pari a 0,0523 euro per azione, con un dividend yeld del 4,3%, uno dei più elevati di Piazza Affari.
Nelle diverse aree di attività della Società, a fronte delle difficoltà legate alle dinamiche congiunturali della filiera energetica per i fattori climatici, regolatori e di mercato, va registrato un recupero di marginalità nel ciclo idrico integrato e nel settore ambiente e ciò evidenzia il buon bilanciamento tra attività non regolate e regolate gestite dal Gruppo.
Sul fronte del credito, Iren ha rafforzato la propria struttura finanziaria affacciandosi con successo sul mercato obbligazionario ed ottenendo così una diversificazione dal solo canale bancario: particolarmente importante l’operazione di Private Placement di 150 milioni di euro e l’emissione obbligazionaria in formato Public Placement sul mercato europeo per 300 milioni di euro che contribuisce a migliorare il profilo finanziario del Gruppo Iren attraverso un allungamento della scadenza media e una diminuzione del costo medio dell’indebitamento.
Oltre ai risultati economici nel 2014 il Gruppo Iren ha raggiunto alcuni importanti risultati operativi. Innanzitutto il completamento del progetto del rigassificatore OLT con il riconoscimento quale asset di interesse strategico nazionale, con la conseguente attribuzione del fattore di garanzia, e la scissione di AES Torino che ha consentito ad Iren Energia di acquisire la proprietà diretta del ramo d’azienda afferente l’attività di distribuzione del calore da teleriscaldamento nei comuni di Torino, Moncalieri e Nichelino.
Nel settore ambientale, Iren ha esercitato l’opzione di acquisto di una quota pari al 24% di TRM V S.p.A., società della quale deteneva già il 25%. Inoltre, l’acquisizione dell’ulteriore 31% di Amiat S.p.A. ha consentito di ottenere il controllo della società che gestisce i servizi ambientali per il Comune di Torino.
Infine, Tecnoborgo, la società che gestisce l’impianto di termovalorizzazione a servizio del territorio di Piacenza, grazie all’acquisizione del 49%, è ora interamente controllata da Iren.
“Nel 2014 il Gruppo Iren ha mantenuto risultati gestionali sostanzialmente stabili pur in presenza di uno scenario macroeconomico e climatico fortemente negativo nel corso dell’anno – ha dichiarato il Presidente Francesco Profumo, a nome del Consiglio di Amministrazione – Con le opportunità offerte dalla Legge di Stabilità e l’implementazione del piano di turnover generazionale che consentirà l’ingresso in azienda di giovani risorse, Iren svilupperà ulteriormente il proprio ruolo di player di riferimento nel contesto socioeconomico.”
Anche il nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, Massimiliano Bianco, ha sottolineato la sua soddisfazione e fiducia per il futuro: “Le operazioni industriali e finanziarie chiuse durante l’anno hanno consentito all’azienda di consolidare la propria presenza all’interno dei territori di riferimento e di rafforzare la propria struttura finanziaria affacciandosi sul mercato obbligazionario. Tali elementi, insieme alla già avviata revisione organizzativa focalizzata sull’efficienza e l’integrazione, ci permettono di guardare alle sfide dei prossimi anni con fiducia e ottimismo”.